da Pagina Food, Annalisa Cavaleri
DI CHE PASTA SIAMO? DICIOTTO AMBASCIATORI DI “ITALIANITÀ” A LONDRA
Appena arrivi alla stazione di Vittoria capisci subito di essere a Londra.
La prima cosa che ti colpisce è l’odore: un misto di patine fritte, hamburger, fish & chips e salsa piccante.
E questo odore ti segue ovunque. Lo senti quando esci dalla metropolitana a Picadilly Circus, quando passeggi tra i negozi “fashion” diOxford Street e diventa più intenso a Camden town.
Ma sarà possibile far capire agli inglesi che c’è ben altro rispetto a questi “mappazzoni” unti e bisunti?
Loro sono convinti di sì: sono diciotto aziende familiari, diciotto coraggiosi ambasciatori del Made in Italy e hanno deciso di volare a Londra per far sentire agli inglesi il gusto di una lasagnetta al ragù ben fatta e il profumo di un risotto ben mantecato.
La loro missione è una sola: portare l’eccellenza italiana e la cultura del buon cibo nel mondo.
Così sono “saltati” sul primo volo e si sono incontrati nella sede di Boffi Chelsea, azienda internazionale leader nella produzione di cucine, bagni e sistemi di design.
L’evento – curato da Paola Barzanò – ha permesso di far dialogare due eccellenze tutte italiane:design e alta gastronomia.
I produttori che hanno partecipato hanno portato con sè tutte le “chicche” della propria produzione: vino, birra, pasta, riso, olio, caffè, conserve, riso, aceto e formaggi. Ma non solo, anche “strumenti di cucina” rigorosamente artigianali come morse per prosciutto, bicchieri, ceramiche e lino.
Gli ingredienti sono stati interpretati da Lapo Querci, chef del progetto Tavole Accademiche dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – Bra (Cn) che per l’occasione ha cucinato un menu speciale in…pentole Agnelli (azienda con cent’anni di storia scelta come partner della serata).
E allora la domanda è: missione compiuta?
Guardate le foto: vedendo come gli inglesi si gustano il buon cibo italiano direi proprio di sì!
Hamburger unte, pizza con il bordo ripieno di formaggio…addio!
Cosa ne pensano “gli ambasciatori” del gusto italiano
- far conoscere all’estero un marchio italiano che coniuga design e tradizione del vetro”– Cristina Testa, bicchieri Zafferano
- il buono dell’Italia. Vogliamo presentare all’estero ciò che sappiamo fare meglio: design e materie prime di altissima qualità. Siamo aziende familiari che si uniscono per condividere un percorso di eccellenza – Andrea Cavalieri, Pastificio Benedetto Cavalieri)
- piccoli artigiani che fanno conoscere il gusto dell’Italia nel mondo – Emiliana Ciarlo,Mediterranea Belfiore
- portare un orto sul balcone di tutto il mondo per fare una pasta con i pomodori appena raccolti per un gusto davvero italiano – Soira Bazzo, Piccolo Veg
- far capire che in Italia ci sono birrifici artigianali che producono birre fantastiche anche al di là della grande distribuzione – Mauro Vendramin, 32 Via dei Birrai
- per noi è l’orgoglio di essere artigiani di qualità. Questi eventi ci aiutano a far conoscere il vero made in Italy…qui delle morse artigianali in rovere così non le hanno! Remo Pasquini, Morse artigianali Marino Pasquini
- far capire che il cioccolato di grande qualità può essere non solo mangiato “così com’è”, ma può diventare un alleato in cucina per piatti dolci e salati – Cecilia Tessieri,Amedei
- far arrivare a Londra i formaggi dei pascoli alpini a latte crudo e far conoscere una tradizione di affinamento dei formaggi che li rende unici…qui adorano il Graukase che è il formaggio vegano per eccellenza – Marcella De vita, Degust
- è un modo per presentare il miele nel massimo della sua purezza: l’Italia è l’unico paese al mondo dove si possono produrre così tanti mieli monofloreali – Andrea Piccoli,Mieli Thun
- portare nelle case degli inglesi una buona tazzina di caffè espresso tostato a “tonaca di frate” secondo la tradizione italiana – Andrea Trinci, caffè Trinci
- vogliamo far assaporare il gusto di un aceto completamente diverso da tutti gli altri che è il frutto di tantissimi anni di lavoro…e speriamo che gli inglesi “adottino” una batteria per poter ricevere a casa la loro bottiglia di aceto “personale” – Mariagiulia Mariani, Antica Acetaia Cà Magelli
- per noi Londra è un orizzonte nuovo. Vogliamo far conoscere le nostre ceramiche artigianali nate dal cuore della terra toscana. La creatività italiana è pronta conquistare l’Inghilterra! – Federica Cipriani, Rossoramina
- è una festa, è portare all estero il meglio del meglio della produzione italiana, ospitato in una location di altissimo design – Maria Nava, Riso Acquerello
- parlare finalmente a un pubblico nuovo, pronto a farsi affascinare dalla cultura del cibo, della cucina e del buon vino italiano – Michele Satta, azienda agricola Satta
- orgoglio italiano! Raccontare il proprio lavoro quotidiano fatto di impegno e passione per produrre eccellenze uniche. Finalmente all’estero hanno capito che l’Italia è una miniera di prodotti buonissimi e tutti unici – Lucia Barzanò, Azienda Agricola Il Mosnel
- portare la diversità. In un mondo globalizzato e “tutto uguale” l’Italia ha la fortuna di avere realtà uniche e speciali nelle loro diversità – Silvia Rivetti, VillaEra Cantine
- una vetrina per far apprezzare la tradizione del lino italiano, un tessuto naturale di antiche tradizioni e di estrema attualità – Emanuele Castellini, C&C
- deliziare i palati “stranieri” con il gusto dell’olio extravergine italiano, prodotto da chi ama davvero la terra nel rispetto della natura e delle tradizioni – Gionni e Paolo Pruneti, Frantoio Pruneti